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Opening: A World of 8 Billion Cities

Opening: A World of 8 Billion Cities

Dal fare città al “fare cittadini”. Perché la città è ovunque ci sia un cittadino. L'apertura del festival con Luca Ballarini e Giacomo Biraghi.
Il tema A World of 8 Billion Cities culmina la riflessione sullo spirito urbano, in un’ideale trilogia con le edizioni 2020 e 2021.
Nel 2020 era tempo di The City at Stake. La città è “in gioco”, il tema dell’edizione diventa il punto di partenza di un discorso unitario sugli scenari evolutivi di un sistema urbano messo sotto scacco da forze esterne e interne, prima fra tutte l’emergenza sanitaria. Nel 2021, l’edizione ci porta a riflettere su The 1000-minute City. Un passaggio consequenziale e un salto di scala. Se la città non promette più libertà e crescita individuale, dove ritrovarle? Il festival risponde guardando ai fenomeni urbani su un piano spazio-temporale più ampio.
Con l’edizione 2022 il festival giunge a una conclusione coerente, ed è un lieto fine. La città si libera dalla sua dimensione fisica, moderna, capitalistica, industriale: la città diventa una categoria dello spirito, torna a essere un’immagine prima di tutto mentale, un modo di vivere, legato alle qualità e alle volontà di noi persone prima che agli spazi e agli edifici, e così ritrova un ruolo positivo nella storia e nell’evoluzione umana.
La città “in crisi”, contesa tra tensioni globali e sguardo iperlocale, trova la sua collocazione contemporanea nel mondo intero. Ogni abitante del pianeta, se lo desidera, può vivere una propria dimensione urbana attraverso le proprie scelte: una urbanità valoriale, legata a gesti, consumi, comportamenti, più che ai luoghi.
Introducendo l’idea di “fare i cittadini” —ora che il mondo si avvicina a essere abitato da 8 miliardi di persone— e la volontà di rifondare il concetto di città a livello planetario, lo sguardo di Utopian Hours si sposta verso una nuova teleologia urbana.
Se la domanda rimane “dove andare a vivere”, lo stimolo è andare oltre le contrapposizioni ataviche e superficiali cui siamo fin troppo abituati, tendere a essere al contempo “urbaniti” e specie umana capace di ascoltare la Natura, riconciliare le tensioni tra city quitters e city revivers (una definizione evocativa introdotta più di cento anni fa da Patrick Geddes in “Cities in Evolution”) e ambire a un nuovo spirito urbano libero, costruttivo, gioioso.
Così la sesta edizione del festival riaccende il dibattito sul futuro delle città, portando a Torino, dal 14 al 16 ottobre 2022 alla Centrale della Nuvola Lavazza, guru, visionari e eroi urbani da tutto il mondo.
Info

14/10

h 14.30

Tipo di evento

event

Durata

30 min

Lingua

Italiano