The Opening Pill: Cassettiere ibride
Il tema del festival, A World of 8 Billion Cities, commentato da uno dei più autorevoli critici e storici dell’architettura in Italia. Luigi Prestinenza Puglisi apre la strada agli ospiti internazionali di Utopian Hours 2022.
La prima giornata del festival parla prevalentemente italiano: dopo i panel con gli assessori e i sindaci, il palco della Centrale Lavazza accoglie Luigi Prestinenza Puglisi. Esperto di pianificazione urbana e prolifico divulgatore dei temi legati all’architettura —grazie anche alla seguitissima presS/Tletter— Prestinenza Puglisi ci aiuterà a calarci nella dimensione più internazionale di Utopian Hours.
Qui una sua riflessione ad anticipare l’intervento.
“Il luogo oggi non seleziona più funzioni specializzate ma libera immaginario. Lo smart working mostra che si può lavorare in un parco. O in un ambiente cupo. Occorre scegliere tra il parco e l’ambiente cupo e la scelta deriva dall’immaginario. Un luogo instagrammabile è un luogo che lavora sull’ immaginario. Un luogo che è seduttivo, e quindi funziona, scatena sequenze metaforiche. Non afferma ma suggerisce. Cioè genera poesia (buona ma anche cattiva poesia). Negli anni 90 tutto questo è stato capito dagli architetti e in particolare da Gehry, Hadid, Nouvel. Ma con immagini che hanno indirizzato l’utente entro universi che affermavano più che suggerire. L’universo che libera immaginario deve liberare la fantasia dell’utente non del solo architetto. Il luogo non ha più ragione di essere di cemento. Ridiventa territorio, landscape. E una delle nostre fantasie che cerchiamo oggi nel luogo è l’intimo rapporto con la natura, il nostro accordo con la terra.”
Un’introduzione assolutamente da non perdere!