The Park as a Medium
Spazi aperti, democratici, inclusivi ma soprattutto verdi. I parchi urbani —e la pandemia lo ha messo in chiaro— rappresentano oggi una grande risorsa per una maggiore vivibilità in città. Ma come funziona esattamente un parco urbano?
In questo panel della domenica di Utopian Hours presentiamo alcune esperienze nazionali e internazionali che sono diventate veri e propri casi studio. Progetti innovativi e coraggiosi che mettono al centro l’ecologia urbana e il verde per unire le comunità e sviluppare nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato.
Il panel porta sullo stesso palco organizzazioni e progetti diversi, proprio per dimostrare che è possibile prendersi cura di un pezzo di città e fare rigenerazione seguendo approcci differenti.
Kelly Russell Catella —Head of Sustainability & Communication di COIMA e Managing Director della Fondazione Catella— racconterà la visione dietro BAM, il giardino botanico e hub culturale nel cuore di Milano con Francesca Colombo, Direttore Generale e Culturale della Biblioteca degli Alberi Milano, progetto di Fondazione Riccardo Catella. Con loro sul palco della Centrale anche Manon Marmet dal collettivo di architettura parigino atelier d’architecture autogérée. Questo studio indipendente ha attivato e gestisce Agrocité, un progetto di coinvolgimento civico realizzato nel cuore dell’Île-de-France che mette al centro l’agricoltura urbana.
Al dibattito parteciperà anche Stratosferica che racconterà i recenti sviluppi del Precollinear Park, il primo progetto di placemaking dell’organizzazione selezionato tra i finalisti del New European Bauhaus prize 2022.
Il panel si aprirà con una video testimonianza di Ana C. Traverso-Krejcarek, Senior Manager di The High Line Network, che racconterà come le persone dietro il parco urbano più famoso al mondo si occupano di partecipazione civica, cambiamento climatico e innovazione urbana.