James Ehrlich è sulla scena della Silicon Valley da oltre 25 anni. Con l’Università di Stanford la sua ultima impresa: l’idea di un ecovillaggio futuristico in cui innovazione tecnologica, economia circolare e auto-sufficienza creano una nuova visione urbana.
La chiave è il software “Village OS”, strumento che mette l’AI e il machine learning al servizio della pianificazione: dall’approvvigionamento idrico, all’energia rinnovabile, dalla produzione alimentare allo sviluppo dei micro-quartieri. Utopia o nuova frontiera del city quitting?
James Ehrlich è sulla scena della Silicon Valley da oltre 25 anni. Con l’Università di Stanford la sua ultima impresa: l’idea di un ecovillaggio futuristico in cui innovazione tecnologica, economia circolare e auto-sufficienza creano una nuova visione urbana.
La chiave è il software “Village OS”, strumento che mette l’AI e il machine learning al servizio della pianificazione: dall’approvvigionamento idrico, all’energia rinnovabile, dalla produzione alimentare allo sviluppo dei micro-quartieri. Utopia o nuova frontiera del city quitting?
In Silicon Valley un software riscrive le regole dell’urbanistica. L’utopia tech di una nuova forma di villaggio iper-tecnologico e autosufficiente.
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